...E ti sembra strano quando capita a chi non conosci.
Ti chiedi cosa spinge una persona apprentemente felice, a cui non manca nulla, ad aprire la finiestra, salire sul cornicione, chiudere gli occhi e saltare.
Cos'è che gli passa per la testa in quegli ultimi secondi di vita?
Cos'è che gli è passato per la testa tutta la vita, che l'ha portato a fare quel salto?
Cose così.
Certo non saprai mai cos'è, visto che nessuno è mai tornato per raccontarlo, però te lo chiedi lo stesso.
"Eppure io non ho notato nulla...sembrava felice". Questo è stato detto.
Sembrava felice.
E allora siamo diventati tanto ciechi da non saper più riconoscere nemmeno la sofferenza e il dolore?
Perchè di certo un ragazzo di soli 22 anni che medita il suicidio, qualche segnale deve pur averlo mandato. O no?
Siamo davvero diventati tanto insofferenti agli altri?
E io che mi nascondo pure dietro il plurale majestatis.
Ciao Marco.
Scusate per la striscia, mi riprenderò.
....
lunedì 15 settembre 2008 | Astratto (ed estratto) da Demiot nell'ora e anno domini 9/15/2008 11:00:00 PM
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12 Scivolate, Perdicca!:
Non ho parole per esprimerti il mio disagio.
Puzzo
non ho molto da dire sorella... mi cogli impreparato... l'unica cosa che mi sento di dirti, è che tolgo il cappello e chino il capo di fronte a questa tragedia, ti sono vicino e sai che puoi contare su di me in qualsiasi momento.
Addio Marcolì
: ( mi dispiace...
accidenti... non so cosa dire... :( un abbraccio cara!
Mi dispiace .... Di colpo sono tornato ad anni fa, quando la stessa cosa la fece una ragazza che conoscevo ... parlando con gli amici scoprii altri due casi simili :-(
Davvero, è una cosa spaventosa. Peccato non aver potuto parlare di più con chi ci ha lasciati.
sono d'accordo con eclips3s, spesso ci creiamo maschere e ci nascondiamo dietro di queste e non è facile accorgersi di quello che ci passa nella testa. Purtroppo ti ricorderai sempre di quello che è successo a Marco e farà male. Però sforzati di trarre un insegnamento da quello che è successo, non ti fermare alle apparenze con le persone a cui vuoi del bene, spesso basta un gesto o una parola per fare svanire certe idee terribili che ci passano per la mente. basta che l'attimo sia passato e l'idea di farla finita ritorna ad essere assurda e inconcepibile.
mi dispiace tantissimo... un abbraccio fortissimo!
[...]
E fiori cuori picche quadri e foto
non riescono a cambiare quel sapore
che ancora porto in bocca e dentro al cuore
rimpianto di una mano andata male,
rimpianto di uno sbaglio per errore
inteso come scelta di far bene,
inteso come salto verso il cielo
non per cadere giù ma per volare...
(Canzone del rimpianto)
guarda...tale disgrazia mi coglie impreparato e non posso fare altro che stare in silenzio
so cosa vuol dire soffrire, come ci si può sentire anche solo a pensare di rischiare di perdere una persona cara. fatti forza. mi raccomando
seguivo il tuo blog. ritorno per vedere se sei tornata, leggo questo. senza parole. anche se non ti conosco, mi dispiace. davvero...
Mi dispiace da morire, carissima... sono con te.
ciao fra contattami appena puoi via mail, bacio, ale
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